lunedì 9 giugno 2014

Guadagnamo la fiducia dei bambini: "Il Cerchio Magico"



Il primo passo verso l’insegnamento ai bambini è sicuramente quello di guadagnare la loro fiducia: al primo allenamento veniamo visti come degli estranei da paragonare alle altre figure adulte che sono entrate in collisione con il mondo dei piccoli, come i maestri della scuola materna, della scuola elementare o i precedenti allenatori.
Il tempo a disposizione di un allenatore è sicuramente limitato, rispetto agli insegnanti o ai genitori: è quindi fondamentale non sprecare tempo ed iniziare con il piede giusto. Si deve escogitare un gioco per guadagnare la fiducia dei bambini da subito!!!
Il metodo che mi sento di suggerire è quello che adotto io con i “Piccoli Amici” da due anni e che definisco il “Cerchio Magico”: tutto il gruppo, allenatore compreso, si dispone sul campo formando un cerchio.
Ma come si crea un un cerchio magico?
La prima esercitazione di ogni stagione sportiva è la seguente:
In un rettangolo indicato con dei cinesini si posizionano tutti i bambini. Le dimensioni del rettangolo variano al variare del numero di bambini che compongono il gruppo. Al comando “Via!!!” dell’allenatore, i bambini sono liberi di muoversi all’interno del rettangolo: si può correre, camminare, strisciare, rotolare, saltare, etc... ampio sfogo alla fantasia dei bambini e agli schemi motori di base.

L’allenatore ha poi a disposizione un ulteriore comando: “Cerchio!!!”, all’utilizzo del quale tutti i bambini devono correre il più velocemente possibile verso l’allenatore, che nel frattempo si è messo in ginocchio, formando con esso un cerchio.

Alternando continuamente i due comandi si noterà che i bambini deventeranno sempre più pronti e faranno a gara tra di loro per chi per primo guadagna il posto vicino all’allenatore.
Il suggerimento è quello di proporre questo esercizio durante i primi allenamenti della stagione di modo che i bambini possano assimilare il nuovo linguaggio del gruppo e più precisamente il comando “Cerchio!!!”. Il vantaggio che ne ricaveremo è quello di aver instaurato una nuova consuetudine immediatamente metabolizzata dai bambini che capiranno quindi il segnale di inizio allenamento. E’ molto utile questo approccio perchè quando tutti i bambini arriveranno al campo dopo una giornata passata tra i banchi delle scuole e cercheranno libertà e sfogo correndo per il campo, basterà pronunciare la parola magica “Cerchio!!!”, per riordinarli nel giro di pochi secondi, evitando quindi di “impazzire” richiamandoli tutti all’ordine, come farebbe il classico addestratore.
Ma perchè il cerchio? E perchè l’allenatore si deve mettere in ginocchio?
La finalità del cerchio magico non si esaurisce solo come “esercizio salvatempo” o “esercizio di riordino”, ma si pone obbiettivi magari meno visibili ma sicuramente più profondi.
L’utilizzo del cerchio è fondamentale: è una figura geometrica senza lati e senza angoli ed è la perfetta rappresentazione di una cultura basata sulla comunicazione e sulla collaborazione. Tornando ai racconti che i genitori leggono ai figli, durante il processo di apprendimento del linguaggio, una delle fiabe più famose è certamente “La Spada Nella Roccia”: il saggio Re Artù aveva fatto costruire “La Tavola Rotonda” alla quale sedevano tutti i cavalieri e il sovrano stesso. Con questa straordinaria innovazione, Re Artù invece di sedere a capotavola ed imporre la propria volontà, si mise alla pari dei suoi cavalieri, facilitando lo scambio di idee, la collaborazione e soprattutto garantendo a tutti le stesse opportunità.
Le stesse finalità vengono raggiunte dall’allenatore che inginocchiandosi alla stessa altezza dei bambini e radunandoli attorno al cerchio magico, riesce ad instaurare fin da subito un legame di fiducia coi i suoi “giovani cavalieri”. I bambini radunati così in gruppo si sentono più a loro agio e sono maggiormente stimolati a condividere con la “Tavola Rotonda” i loro pensieri. Il sovrano quindi dovrà essere abile nello sfruttare il cerchio magico prima di ogni seduta per capire lo stato d’animo del gruppo ed eventualmente correggere il programma di allenamento.

Ringrazio il mio amico Alberto Giacomini (responsabile Inter Campus) che mi ha dato lo spunto per "creare" tipo di esercitazione e la dottoressa Maria Oliveira per aver "validato" una mia tesina dalla quale ho estratto questo articolo.

1 commento:

  1. Che mister, ragazzi!!! Quando poi ti deciderai a muoverti verso di noi per allenare, sarà tutto ancora più divertente!

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