Domenica 1 giugno 2014 - Verderio: Grande successo per la prima edizione de "Il Calcio Sano" tenutosi a Verderio sul campo dell'ASD Verderio (al mattino) e presso l'Oratorio di Verderio Inferiore (nel pomeriggio).
L'idea del Campus mi è venuta girando per i campi della Brianza con i Piccoli Amici. Mi sono reso conto che la situazione delle società sportive locali è abbastanza "grave" sotto il profilo educativo: allenatori che urlano, bambini che protestano contro l'arbitro, genitori "assatanati" ed attaccati alle reti di protezione, presidenti e dirigenti che ricercano le iscrizioni, ma che poi vogliono vincere e quindi impongono di far giocare solo i bambini più abili.
Ho chiamato quindi il mio amico Alberto Giacomini (responsabile dell'Inter Campus Mondiale) ed il mio mentore Maurizio Casiraghi (una vita sui campi del Milan Junior Camp ed ora osservatore per l'A.C. Milan) ed ho chiesto loro una mano per organizzare un evento mai proposto a Verderio (mio paese natale, in cui ho cominciato a tirare i primi calci al pallone).
Definiamo quindi insieme il tema del Campus: educare attraverso il calcio riscoprendo i sani principi della sportività.
Il Campus si è apre alle 8:30 con la Santa Messa presso la Parrocchia di Verderio Inferiore per poi continuare in Oratorio dove la padrona di casa, Suor Anna Megli, da il benvenuto ai ragazzi ed augura a tutti i presenti una sana giornata di puro divertimento e di sani principi cristiani.
L'idea del Campus mi è venuta girando per i campi della Brianza con i Piccoli Amici. Mi sono reso conto che la situazione delle società sportive locali è abbastanza "grave" sotto il profilo educativo: allenatori che urlano, bambini che protestano contro l'arbitro, genitori "assatanati" ed attaccati alle reti di protezione, presidenti e dirigenti che ricercano le iscrizioni, ma che poi vogliono vincere e quindi impongono di far giocare solo i bambini più abili.
Ho chiamato quindi il mio amico Alberto Giacomini (responsabile dell'Inter Campus Mondiale) ed il mio mentore Maurizio Casiraghi (una vita sui campi del Milan Junior Camp ed ora osservatore per l'A.C. Milan) ed ho chiesto loro una mano per organizzare un evento mai proposto a Verderio (mio paese natale, in cui ho cominciato a tirare i primi calci al pallone).
Definiamo quindi insieme il tema del Campus: educare attraverso il calcio riscoprendo i sani principi della sportività.
Il Campus si è apre alle 8:30 con la Santa Messa presso la Parrocchia di Verderio Inferiore per poi continuare in Oratorio dove la padrona di casa, Suor Anna Megli, da il benvenuto ai ragazzi ed augura a tutti i presenti una sana giornata di puro divertimento e di sani principi cristiani.
I 40 bambini iscritti, con i relativi istruttori (ed i genitori al seguito) si trasferiscono poi a piedi sul vicino campo dell'ASD Verderio, dove Juri Monzani (Inter Campus), sostituito di Alberto Giacomini, affetto da rosolia dopo un viaggio di lavoro in Angola (si temeva la malaria!!!!), sta preparando le esercitazioni sul campo a 11.
Prima di cominciare le attività, un bell'urlo di incoraggiamento, per far sentire a Verderio quanta carica possono trasmettere 40 bambini felici che si apprestano a giocare a calcio.
Prima regola: conoscere i nomi dei bambini e presentarsi a loro. Per la cronaca questi gli allenatori scesi in campo: Roberto Ferrario (il sottoscritto), Juri Monzani (Inter Campus), Maurizio Casiraghi (Osservatore A.C. Milan), Claudio Nava, Roberto Cusa, Davide Lubes e Riccardo Telli.
Iniziamo a giocare. I bambini vengono divisi in 3 gruppi: 2008/07 con l'accoppiata Roberto-Roberto; i 2006/05 con Davide e Riccardo e i 2004/03 con Maurizio e Claudio, mentre Juri, il professionista, orchestra le esercitazioni. Per conoscere le qualità dei bambini si è cominciato con delle partitine a quattro porte, dopodichè il campo è stato diviso in tre stazioni: laboratorio di tecnica analitica e motricità con Maurizio; guida palla nel traffico ed altri giochini divertenti con Davide e Riccardo ed esercitazioni per passaggio, dribbling, tiro e stimoli psico-motori con Juri. A turno i tre gruppi ruotavano sulle tre stazioni.
Le campane della vicina Chiesa di Verderio Inferiore avvisano che è arrivata l'ora di pranzo. C'è tempo per l'ultimo gioco, l'aspirapolvere per responsabilizzare e coinvolgere i bambini nella raccolta del materiale sparso per il campo.
Prima di lasciare il campo è arrivato il momento della classica foto di rito.
Si ritorna in Oratorio, dove la cucina "capitanata" dal trio Nonno Gino, Vanni e Zdenko hanno preparato per i bambini, gli allenatori ed i genitori un succulento ed abbondande pranzetto. Buon Appetito!!!
Congediamo quindi il nostro fotografo di fiducia Dido (autore di tutte le foto) e la moglie Isabelle che ha svolto un prezioso compito nel raccogliere le iscrizione e nel servire al tavolo dei bambini, e ci tuffiamo nel pomeriggio che comincia con un confronto tra allenatori e genitori ed addetti ai lavori locali.
Juri racconta le sue esperienze in giro per il mondo, Maurizio le sue esperienze in giro per l'Italia ed il sottoscritto cerca di "legare" questi racconti con il tema del Campus, chiedendo una grossa mano ai genitori nel comprendere la nostra filosofia di calcio per guarire il "Calcio Malato" e farlo diventare "Calcio Sano".
La giornata non è ancora finita. Mantenendo i tre gruppi del mattino, si disputano delle mini partite 4 contro 4 su tre campi distinti ed infine si svolgono anche delle gare di precisione al tiro. Triplice fischio finale!!! I bambini vengono radunati sotto la tensostruttura, dove ad accoglierli troviamo il Don Stefano (parroco di Verderio Inferiore). Con l'aiuto di Maurizio i bambini vengono chiamati ad uno ad uno e viene loro consegnato un attestato di partecipazione al Campus.
Le sorprese non sono ancora finite. Maurizio ha portato per i bambini dei gadget direttamente da casa Milan: cartoline dei giocatori e gagliardetti autografati, e per il vincitore della gara di tiri (solo per il gruppo dei piccolini), nientepopodimenoche: la maglietta autografata dal El Sharaawy!!!!
Grazie a tutte le persone (soprattutto quelle non citate nell'articolo) che mi hanno permesso di organizzare e realizzare questo Campus. Sono un sognatore e credo che questo sia il primo piccolo passo verso un Calcio veramente Sano!!!
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